lunedì 1 ottobre 2007

30 agosto

Reykjavik km. 50120

Ieri sera dopo un lungo girovagare eccoci finalmente approdati nella brullicante capitale, e come esimersi da un giro in centro in notturna. Se non fosse per questa persistente pioggerellina che non serve a niente ma solo a rompere le scatole a noi ed ad altre centinaia di turisti che vorrebbero girovagare in pace. Beh…ci rifugiamo in libreria, mentre Sassoli si ferma a rimirare le centinaia di foto che ritraggono i paesaggi appena visitati, che risvegliano in lui mille ricordi dei momenti appena trascorsi, io mi cimento in un giro nei 4 piani di questa fornitissima libreria che ha dai libri usati, ai quaderni scolastici, alle guide, ai libri in islandese, poi ancora cd di musica tradizionale e non, libri tradotti in inglese e gli immancabili souvenirs. Rientriamo alla Salvation Army dove scopriamo in cucina che dei nostri compatrioti, che poi scopriamo essere di Torino.
Intavoliamo con loro una piacevole conversazione (visto che anche loro sono in dirittura di fine viaggio) sui posti che hanno e non hanno visto. Scopriamo che come noi sono stati fermati dal fiume di Porsmork, che loro sono stati più fortunati perché hanno trovato quasi sempre bello…ma noi in compenso abbiamo visto le pulcinelle di mare…1 a 1 palla al centro… Insomma un vivacissimo scambio di impressioni tanto vivace da scuscitare l’ira di un’altra nostra compatriota che ci dice di non fare casino che lei si deve alzare alle 4 …ma dove andrà alle 4 del mattino???
Ma la bellezza di quest’isola non ci frena e noi imperterriti continuiamo a chiaccherare, quando finalemente decidiamo di ritirarci eccola che ritorna…anche in islanda abbiamo preso la nostra cazziata! Ora che abbiamo fatto la nostra tutti a nanna
Stamane la situazione metereologica non cambia, continua sempre a piovere, imperterriti ci facciamo largo nella microscopica cucina sfrattando una coppia (presumibili madre e figlia) di Boston e un signore 60enne olandese. Consumiamo la nostra colazione decidendo l’itinerario di ggi…si va al Perlan…niente di che, si avrebbe una bella vista su Reykjavik se non ci fosse questa nebbiolina, decidiamo così di fare un salto al centro commerciale…ma alla fine ci ritroviamo a due passi dalla Hallgrimskirkja così è meglio andare alla guesthouse e consumare le nostre ultime provviste.
Come nella migliore delle guide, oggi pomeriggio libero per lo shopping: souvenir, lundi, magliette e oggettini vari. Appuntamento alle 17.15 per recuperare la macchina alla quale dobbiamo una meritata lavata generale dopo le immani fatiche di questi vissutissimi 25 giorni che ci rimaranno sempre nei nostri cuori, nelle nostre menti e sul suo contachilometri.
Ci concediamo un’oretta per sistemare le valigie e poi di nuovo on the road.
Stasera rischio il linciaggio visto che trascino Sassoli tra negozietti alla ricerca di una maglietta, al terzo tentativo eccomi accontentata e Sassoli sospira di sollievo.
Ultima tappa lo Svarta Caffi a degustare una squisitissima zuppa (Vegetable per me e SouthAmerica Meat per Sassoli) nel pane. E ora qui davanti ad una tazza fumante di thè ai frutti di bosco decidiamo l’ora per la nostra ultima sveglia in quel di Reykjavik e di questa meravigliosa e indimenticabile isola.

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