lunedì 1 ottobre 2007

18 agosto

Hella km. 45658-Laugarvatn km 45945

La pensione di stanotte era un edificio un po’ anonimo dagli interni vagamente rustici fine anni 70. In compenso la colazione era a buffet e io mi sono abbuffato.
Tra gli affettati mancava il prosciutto fi Praga ma quello si può perdonare, è disponibile solo dai 3 stelle in su. Ma oggi vorrei parlare della viabilità; partiamo dalle autostrade: non esistono o delle ferrovie che non esistono neanche quelle. Ma insomma come ci si sposta in Islanda? Ci sono 3 alternative:
noleggio cavalli (Reykjavik-Hofn calcolate 7 notti in mezzo al nulla e portatevi una mega scorta di pop corn)
bus: tra le diverse compagnie la più preparata ci è sembrata la Reykjavik Excursion, a bordo hanno guide che parlano contemporaneamente 4 lingue e che al ritorno chiamano alla lavagna per interrogare. Impossibile distrarsi e ancora peggio è distrarre gli autisti, si rischia di essere esplulsi dal bus e guadare i fiumi in mountain bike. Per le prenotazioni rivolgetevi alla Banca d’Italia.
L’ultimo modo di viaggiare consiste nell’autostop che può risultare gradevole se non si segue la strada di Sjostrom Venarsson, barbone islandese che al bivio per Kopasker è decedeuto dopo un’attesa un po’ lunghina, riprenderò il tema viabilità più avanti con molto piacere…quanto ad oggi che dire!!! La zona di Landamanalaugar è clamorosamente bella; deserti neri che si interrompono a campi lavici, a magiche montagne svettanti incipriate di muschio verdissimo e riolite.Emozionante dopo la scalata al monte tuffarsi nelle calde acque geotermiche della piscina naturale ed uscirne con la pressione a 40! E altrettanto bizzarro assaporare il gusto di tornare a Laugarvatn nella nostra scuola di ballo sperando che non stiano girando Saranno Famosi.

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